fAiRy detector: Rilevatore e Rivelatore di Fate

Da non perdere nel contesto del Festival della Scienza: fAiRy detector – Rilevatore e Rivelatore di Fate.

 

Da non perdere nel contesto del Festival della Scienza: fAiRy detector – Rilevatore e Rivelatore di Fate.

Si tratta di un concerto, anzi, di una sorta di teatro partecipativo, in cui verranno utilizzati anche realtà aumentata e il robot Nao. Lo spettacolo è stato ideato, scritto, programmato, realizzato (anche la scenografia) dalla nostra Lorenza Saettone (dottoranda a Unige e a Scuola di Robotica) e dalla software house e recording studio Vibrisse Studio Savona (Marcello Stefanelli e Gabriele Santucci, partner SdR con le MusicARte)

Si svolgerà il 5\11, presso la sala Campana del Teatro della Tosse, alle 19

E’ un concerto, ma non solo… Si esibiranno il grande Max Manfredi, tra i più noti cantautori della scena musicale nazionale e internazionale, pluripremiato e acclamato, insieme a musicisti di grandissimo valore: i Maestri Fabrizio Ugas, Nicola Bruno, Laura Merione (interverrà anche l’Intelligenza Artificiale generativa a chiedere improvvisazioni ai musicisti – all’impronta significa improvvisando e le impronte sono il tema del Festival della Scienza 2023!). Sia Max Manfredi sia Fabrizio Ugas sono stati ospiti di un progetto curato da Scuola di Robotica: Educare alla Lettura, per un’ingegneria del racconto, finanziato dal CEPELL. Le interviste le trovate a questo link.

Il pubblico (di qualunque età, dai dieci anni in su, nessuno escluso!) per una volta potrà, anzi, dovrà, utilizzare i dispositivi digitali, perché, impigliate nella scenografia, ci saranno diverse fate, che dovranno essere liberate proprio grazie a una speciale telecamera, opportunamente programmata. 

E’ solo ascoltando bene le canzoni e le presentazioni degli attori, compreso Nao, che sarà possibile ritrovare le silfidi, liberandole finalmente dal gioco della materia, che, egoista, vorrebbe tenere per sempre con sé, trasformandole in Cose.

Ma non è finita qui… oltre alle fate, verranno recuperati anche i pezzi del loro mezzo di trasporto, ormai distrutto. Se assemblati nel modo corretto (eh già: è una avventura grafica in cui gli avatar siamo noi e in cui centrale sarà sia l’arte musicale sia quella figurativa, con il ricorso della computer vision, dell’intelligenza artificiale e di un robot umanoide), le fate riacquisiranno il modo per fare avanti-indietro tra i due Regni, quando e come preferiscono, come accade da Millenni.

Insomma, vi aspettiamo numerosi ad assistere a quest’esperienza unica, il primo caso nella storia.

Preparatevi a essere protagonisti, a lasciare una traccia, a cercarne, anche quando sembrano non vedersi.

 

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