Le auto a guida autonoma: quali problemi di responsabilità ed etici? Ne parla Luca Gilardi.

Le auto, ed in generale i veicoli a guida autonoma, sono sempre più diffusi e prestanti, stanno rivoluzionando il nostro concetto di trasporto. Tale rivoluzione, però, solleva molti interrogativi etici, legali e sociali. Di chi è, ad esempio, la responsabilità in caso di un incidente che coinvolge veicoli autonomi? Della casa produttrice? Dei programmatori? Dell’autista? Oppure, se l’auto è in grado di operare decisioni in totale autonomia, quale criterio deve adottare nel caso in cui la scelta comporti danni? O, ancora, i veicoli autonomi – ed in generale tutti i robot – stanno sottraendo posti di lavoro? Tutte queste domande forniscono innumerevoli spunti per poter realizzare attività didattiche, in cui si vada a sviscerare ed affrontare questi temi così importanti ed attuali.

Luca Gilardi all’interno del corso “mBot nella didattica” ha realizzato un’unità didattica proprio sui veicoli autonomi, da cui è estratto il seguente video di presentazione: https://www.youtube.com/watch?v=LhuKPwkJi4M

Per scoprire di più, approfondire questo e molti altri temi, puoi iscriverti al corso “mBot nella didattica”, maggiori informazioni qui: https://www.scuoladirobotica.it/product/mbot-nella-didattica-corso-online/

A Maker Faire 2019, Scuola di Robotica, in collaborazione con I-RIM, il CNR ed alcuni esperti ha organizzato un seminario dedicato ai probemi sollevati dai veicolo autonomi. Potete consultare gli interventi degli esperti qui: http://i-rim.scuoladirobotica.it/

Auto a guida autonoma: quali i problemi?

“Acquistare un’auto senza l’hardware necessario per la guida autonoma, è come acquistare un cavallo”, questa è una citazione dell’imprenditore visionario Elon Musk, da una sua conferenza pubblica del 2019.

L’argomento dei veicoli autonomi è molto attuale e dibattuto. fornisce spunti di riflessione ed idee per realizzare una moltitudine di lezioni coinvolgenti, e in cui sia stimolata la discussione attiva, su temi etici, legali e scientifici.

  • Le automobili autonome rivoluzioneranno il nostro modo di concepire i trasporti.
  • Cosa ci aspettiamo dal futuro? Proviamo a immaginarlo!

Il sistema di car-sharing non sarà più con l’autista, ma con auto richiamabili con un tap sullo smartphone.  Veicoli di questo tipo potranno anche essere interconnessi, in questo modo potrebbe essere ottimizzato anche il traffico, riducendo ed ottimizzando i tempi di percorrenza. Inoltre, il rischio di incidenti stradali sarà significativamente ridotto.

Ma non sono solo le auto a essere autonome: ci sono e ci saranno treni, linee della metropolitana, autobus, e veicoli pesanti. In questo modo si possono esonerare da lavori faticosi e stressanti grandi categorie di lavoratori, oltre che a guadagnare in termini di efficienza e funzionalità.

Nello sventurato caso in cui un incidente dovesse avvenire, però, ecco che entra in gioco un profondo tema etico e legale: di chi è la responsabilità dell’incidente?

E ancora nel breve termine avremo una perdita di posti di  lavoro a causa dell’avanzare della robotica. Su questi temi riflettete con i vostri studenti!

Create un vero e proprio dibattito, con la metodologia del debate potrete far emergere idee e opinioni molto interessanti!

Sulla base di queste considerazioni possiamo sviluppare la nostra attività. Possiamo ad esempio chiedere che venga scritto un tema o una relazione, fare un video, scrivere un articolo di giornale, oppure qualsiasi altra attività che permetta di analizzare l’argomento.

Utilizzeremo i robot  per simulare veicoli che siano in grado di svolgere azioni di guida in modo autonomo, ad esempio evitare gli ostacoli oppure riconoscere un parcheggio libero e quindi parcheggiare.

Inoltre potrete lavorare su concetti di matematica di base e di programmazione.

Ora è il vostro turno: provate a realizzare un programma che permetta a mBot di  simulare il treno di una metropolitana dovrà muoversi in linea retta su di una superficie bianca e dovrà utilizzare il sensore di luce riflessa per riconoscere delle tacche nere che identificano una stazione, quando riconosciuta la stazione il robot dovrà simulare la fermata del treno bloccandosi per alcuni secondi e ripartendo.

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